I comportamenti degli utenti che mettono in pericolo la rete informatica

L’obiettivo dei creatori di virus informatici è quello di distribuire malware al maggior numero possibile di dispositivi: computer o telefoni cellulari, server, NAS o memorie esterne in maniera tale da massimizzare i propri guadagni. Questo obiettivo può essere sostanzialmente raggiunto in varie modalità, ma in primis facendo leva sui comportamenti prevedibili degli utenti.
Se ripensiamo a come tendiamo ad utilizzare gli strumenti informatici sicuramente vi sarà capitato di:

  • Disattivare la protezione del software antivirus perché impediva qualcuna delle vostre attività;
  • Navigare su siti web infetti o che condividono contenuti pirata (siti web di streaming);
  • Divulgare i propri dati all’interno di qualsiasi sito web, forum, blog o chat;
  • Seguire i banner pubblicitari;
  • Visitare le pagine di siti web truffaldini.

In che modo un virus infetta un pc

Attraverso quali canali un malware entra sul computer. Tutti i malware riescono nell’intento di infettare un dispositivo (pc, smartphone, tablet o server) per mezzo dell’uomo. Ecco perché spesso e volentieri si sente parlare di vulnerabilità informatiche ma anche di errore umano.

Ad ogni modo, la maggior parte dei virus s’installa a bordo device grazie ad uno di questi vettori:

  • Allegati e-mail infetti
    Abbiamo spesso parlato di phishing e di e-mail indesiderate: ebbene la maggior parte dei malware comuni arriva ad infettare le reti di piccole-medie e persino grandi imprese passando proprio attraverso la posta elettronica. Non esiste una sola opzione: solitamente l’attaccante vi invia un messaggio fake chiedendovi di aprire l’allegato. Proprio qui si nasconde il pericolo, infatti, una volta aperto il file il malware finirà per installarsi sul PC.
  • Pendrive o altre unità rimuovibili infette
    Le chiavette USB al contrario di quanto si pensi sono grandi vettori di attacchi informatici mirati, motivo per il quale consigliamo sempre alle grandi aziende di vietarne l’utilizzo. Le pendrive infette possono addirittura trasmettere un’infezione malware anche solo dopo essere state connesse con il dispositivo: non è necessario che l’utente le avvii.
  • Siti web infetti
    Tramite le pagine web violate, è possibile per un hacker trasmettere malware alle proprie vittime. Questo accade perché i siti web spesso contengono vulnerabilità (dovute al mancato aggiornamento, alla mancanza di patch di sicurezza, agli errori di configurazione, ecc) che se sfruttate da un attaccante possono compromettere la funzionalità delle pagine stesse.
  • Estensioni o componenti software aggiuntivi
    Una parte di virus informatici infettano i dispositivi quando l’utente installa un software scaricato da Internet. Ci spiegheremo meglio tra qualche secondo. Vi è mai capitato di scaricare un software da Internet? In alcuni casi, il software scaricato include componenti da siti Web di terze parti o file condivisi tramite reti peer-to-peer.
  • Virus nel pc, ecco come tenerli il più lontano possibile
    Difendersi dai virus sui pc oggi è possibile grazie al supporto delle tecnologie IT security e ai professionisti che operano nel settore della sicurezza informatica. Tuttavia, una cospicua parte deve provenire dai singoli utenti: la formazione e la consapevolezza dei rischi cyber crime è un tassello imprescindibile per qualsiasi azienda operi nell’economia odierna.

A tal proposito, le aziende devono essere concentrate maggiormente sulle attività di prevenzione dei virus informatici anche (ma non solo) attraverso il servizio di Vulnerability Assessment: check up dei sistemi informatici di un’azienda che verifica il livello di esposizione ai rischi.

Per questo ci siamo noi della divisione CyberSecurity di AZINFORMATICA… Contattateci per farvi 4 chiacchiere in sicurezza per la vostra sicurezza!